A me questo non sembra kebab

Ci sono viaggi che cominciano come un gioco e finiscono per cambiarti dentro.

Questa tela racconta di due innamorati che partono per la Cappadocia, con gli occhi pieni di meraviglia e il cuore leggero.

Non sanno cosa li aspetta, forse solo un paesaggio diverso, qualche fotografia, un’avventura da ricordare.

Ma quando salgono su quella mongolfiera e il mondo sotto di loro si trasforma in un tappeto di rocce dorate e silenzi sospesi, capiscono di trovarsi davanti a qualcosa di magico.

Ho dipinto proprio quel momento di stupore: il confine sottile tra sogno e realtà, quando tutto sembra irreale… e invece è verissimo.

Il titolo, “A me questo non sembra Kebab”, è un sorriso, un modo ironico per dire che la vita, a volte, è molto più sorprendente di come la immaginiamo.

Perché certe esperienze non si spiegano: si vivono. Bisogna sentirne il vento, la luce, il battito del cuore.