Archetipo n.2

In Archetipo n. 2, Bazzoni concentra la sua indagine pittorica sull’essenza primordiale della forma e del colore. Un nucleo centrale di frammenti cromatici — blu, verdi, gialli e aranciati — emerge su uno sfondo di toni caldi incorniciati da bordi più freddi. All’interno della composizione, brandelli di testo tipografico suggeriscono una stratificazione di significati: la memoria visiva si mescola alla memoria scritta, il gesto pittorico dialoga con la traccia della parola.

L’opera, pur fortemente astratta, trasmette un senso di energia concentrata, come se custodisse un principio originario. I contrasti tra i rossi e gli arancioni incandescenti e i blu profondi creano un campo di tensione visiva che vibra di calore e luce.

Qui l’archetipo non è una forma riconoscibile, ma un’energia latente, una matrice universale da cui possono scaturire infinite visioni.