“Don Chisciotte ha sempre incarnato per me una figura sospesa tra realtà e fantasia, un simbolo di un viaggio esistenziale che si muove tra caos ed energia. La sua lotta contro i mulini a vento è una metafora potente di un’eterna ricerca di giustizia e gloria, in un mondo che lo fraintende, dove il suo idealismo si scontra con la cruda concretezza della realtà. Attraverso questo personaggio, emerge la dicotomia tra passione e coraggio, che coesistono con la solitudine e l’incomprensione che lo rendono un eroe tragico e senza tempo. Sulla mia tela queste emozioni si cristallizzano in forme essenziali e vibranti, dove la figura di Don Chisciotte si scompone e ricompone in linee e spigoli che riflettono la tensione tra il sogno e la realtà, tra l’individualità e l’incomprensione collettiva. L’opera non è solo una rilettura visiva del cavaliere errante, ma un’indagine profonda sul contrasto tra l’aspirazione umana all’elevazione e l’inevitabile scontro con i propri limiti.”
“Don Quixote has always embodied for me a figure suspended between reality and fantasy, a symbol of an existential journey that moves between chaos and energy. His battle against the windmills is a powerful metaphor for an eternal quest for justice and glory in a world that misunderstands him, where his idealism collides with the harsh concreteness of reality. Through this character, the dichotomy between passion and courage emerges, coexisting with the solitude and incomprehension that make him a timeless tragic hero. On my canvas, these emotions crystallize into essential and vibrant forms, where Don Quixote’s figure breaks apart and reassembles in lines and angles that reflect the tension between dream and reality, between individuality and collective misunderstanding. The work is not just a visual reinterpretation of the wandering knight, but a deep exploration of the contrast between human aspiration for elevation and the inevitable clash with one’s own limits.”
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