Quando la notte

Ispirato alla città di Verona, questo dipinto nasce da un momento che ho sempre amato profondamente: quello in cui il giorno si ritira lentamente, lasciando spazio alla notte. Quando il buio inizia a tingere il paesaggio e gli ultimi bagliori di luce scivolano via all’orizzonte, tutto sembra trasformarsi, come se il mondo cambiasse pelle.

Sin da bambino, questi istanti mi hanno trasmesso una piacevole malinconia. Le luci si affievoliscono, i rumori si fanno ovattati, le voci sembrano lontane, e perfino gli odori assumono una qualità diversa. È il momento del raccoglimento interiore, in cui i pensieri si fanno più chiari e si lasciano ascoltare in silenzio.

In quell’intervallo sospeso si incontrano gli opposti: la luce e il buio, il caldo e il freddo, il rumore e il silenzio, il visibile e l’invisibile, il reale e l’immaginario, il noto e l’ignoto. È un momento di equilibrio fragile e misterioso, in cui la città rivela la sua anima più intima e poetica.